Martin Scorsese torna a parlare dei cinecomics e in particolare dei film Marvel e sembra ritrattare tutte le sue precedenti affermazioni sul tema spinoso.
Incredibilmente, il regista Martin Scorsese è tornato a far discutere con nuove opinioni sui film Marvel mirate a chiarire il suo precedente confronto tra l’MCU e i parchi a tema. Il regista statunitense di The Irishman è stato al centro di quello che è diventato un dibattito di un mese tra i creativi del settore, tra cui Francis Ford Coppola, Damon Lindelof, Kevin Smith, Ken Loach, Samuel L. Jackson e Bob Iger, amministratore delegato della Disney, che ha valutato se i film che compongono il Marvel Cinematic Universe siano buoni o cattivi prodotti.
Foto: Invision
Scorsese sembrava desideroso questa settimana scorsa di chiarire i suoi precedenti commenti sul “parco a tema”. In precedenza, ha detto alla rivista Empire (tramite Screen Rant):
“Non li vedo. Ci ho provato, sai? Ma quello non è cinema. Onestamente, il più vicino a loro, così come sono fatti bene come sono, con attori che fanno del loro meglio nelle circostanze, sono dei parchi a tema. Non è il cinema degli esseri umani che cercano di trasmettere esperienze emotive e psicologiche ad un altro essere umano”
Le nuove dichiarazioni di Martin Scorsese
Parlando con Entertainment Tonight, Martin Scorsese è tornato ai commenti del “parco a tema”, spiegando:
“Beh, guarda, il punto è che, in termini di questo film, Netflix, teatri, quello di cui sto parlando sono davvero dei film che vengono fatti. Diciamo che una famiglia vuole andare in un parco divertimenti, è una buona cosa, sai. E nei parchi a tema e nei parchi ci sono queste espressioni cinematografiche. Sono una nuova forma d’arte. È qualcosa di diverso dai film che si proiettano normalmente nelle sale, tutto qui”.
Foto: The New York Times
Sembra che Scorsese abbia avuto il tempo di pensare ai suoi precedenti commenti e abbia sentito il bisogno di mettere le cose in chiaro. In ogni caso, Scorsese sembrava desideroso di allontanarsi dai commenti del passato e di esporre la sua nuova linea di pensiero sui film Marvel come nuova forma d’arte e i loro effetti.