Su RaiPlay arrivano i classici animati prodotti dalla RAI

A partire dal 12 giugno arrivano su RaiPlay i cartoni animati co-prodotti dalla RAI che hanno fatto più successo quando vennero trasmessi in onda.

Tutti i titoli che verranno resi disponibili su RaiPlay

L’iniziativa è stata proposta da Cartoon Italia a Rai Ragazzi negli scorsi mesi durante il lockdown. Essa è stata accolta con entusiasmo dall’emittente pubblica che ha deciso di rendere le serie disponibili sulla propria piattaforma di streaming RaiPlay.  I titoli verranno resi disponibili durante tutta l’estate in blocchi prestabiliti.

Il primo blocco di cartoni animati resi disponibili, su RaiPlay, il 12 giugno comprende: Coco Bill, Psico Vip, Farhat-Il principe del deserto, Gino il Pollo e Uffa che Pazienza. Il blocco successivo verrò rilasciato il 3 luglio e comprenderà le seguenti serie: Acqua in bocca, I Bi-Bi, Kim, Sandokan e L’ultimo dei Mohicani. Mentre il 17 luglio avremo il terzo e ultimo blocco dei CULToon su RaiPlay. All’interno di esso ci saranno i seguenti cartoni animati: Le storie di Anna, Matt & Manson, Linkers, Formiche, Milo e La compagna dei Celestini.

Altre informazioni sull’iniziativa

La presidente di Cartoon Italia, Anne-Sophie Vanhollebeke dichiara, a proposito di quest’ iniziativa le seguenti parole:

“Durante l’isolamento dovuto all’emergenza COVID19, abbiamo proposto a tutti i produttori italiani di liberare gratuitamente i diritti delle loro serie in animazione prodotte negli anni ‘90 – 2000 per permettere ai bambini di oggi di vedere i cartoni animati che hanno fatto la storia dell’animazione in Italia – nonostante la situazione economica difficile in cui ci siamo trovati, tutti i produttori hanno risposto in modo positivo.”

Molto probabilmente, come viene citato su molti siti dedicati al mondo dello spettacolo e non solo, questa programmazione dedicata ai cult animati prodotti dalla RAI non finirà qui. Infatti nuovi titoli dovrebbero essere previsti, sempre su RaiPlay, per il mese di settembre.

Fonte immagini copertina e articolo: Ufficio Stampa RAI e LoSpettacolo.it