La catena produttiva di Samsung è parecchio grande, ma a quanto pare non abbastanza per i vertici della società. Ecco i dettagli del loro ampliamento in Vietnam.
Tutto è iniziato dalle dichiarazioni del co-CEO Koh Dong-jin di Samsung, il quale si sarebbe rivolto al primo ministro vietnamita Nguyen Xuan Phuc, al fine di discutere di un possibile ampliamento.
Da quello che è emerso dal sito governativo del Vietnam, Samsung e il paese si sarebbero accordati per una collaborazione fruttifera. L’azienda sudcoreana assumerà lavoratori locali e svilupperà prodotti elettronici nelle città della provincia di Bac Ninh.
A quanto pare il colosso coreano è il maggior investitore straniero in Vietnam, ed è inoltre responsabile di circa un quarto delle entrate totali del Paese per quanto riguarda l’export, dati davvero importanti che giustificano la volontà di espansione del colosso coreano.
La predisposizione del Vietnam affinchè Samsung si espanda entro i confini nazionali nel migliore dei modi è assicurata. Fino questo momento Samsung ha investito 17,3 miliardi di dollari in otto stabilimenti e un centro di ricerca e sviluppo in Vietnam. Il risultato? il Paese è divenuto la principale base di produzione di telefoni di Samsung.
Se volessimo fare un riferimento ai numeri che l’azienda coreana ha in Vietnam parleremmo di 54 miliardi di dollari, il fatturato che lo scorso anno le esportazioni riconducibili alle fabbriche Samsung vietnamite hanno generato.
All’inizio di aprile l’azienda sudcoreana ha stretto una collaborazione con l’azienda del Bangladesh, la Fair Electronics Ltd, al di tagliare spese e costi di trasporto e iniziare la sua espansione nel Vietnam.
In questo momento i lavori di ampliamento dei loro raggi di azione sono ancora in atto. L’azienda coreana, secondo produttore al mondo di mobile, subito dopo Apple, vuole migliorarsi sempre più per cercare di ottenere la vetta della produzione di smartphone.
Che risultati porterà questa espansione? Con il prossimo lancio di Galaxy lo scopriremo.