Mentre restiamo tutti in attesa della quinta stagione di Peaky Blinders in rete continuano a spuntare nuovi dettagli (dichiarazioni in merito, video…). Tutto resta sospeso nell’eccitazione generale dei fan che chiedono a gran voce il ritorno della loro banda preferita, interpretata egregiamente da un cast che non ha paura di spingersi oltre.
Una delle caratteristiche senza dubbio più affascinanti di Peaky Blinders risiede negli sviluppi violenti a trafiggere in pieno l’anima di chi li compie e di chi guarda comodamente seduto da casa. Tutto questo ha sempre portato a svolte di trama molto forti in diretto contrasto con il modo in cui i suoi protagonisti vorrebbero sembrare, serbando nel profondo un lato del tutto oscuro.
In relazione a tutto questo e a quello che verrà nella quinta stagione ha parlato Helen McCrory, zia Polly in Peaky Blinders, rivelando che il quinto arco narrativo è così “disgustosamente violento” che non ha avuto il coraggio di vederlo per intero alla sua prima proiezione.
Queste sono state le sue parole a riguardo riportate da Metro:
“Ho visto solo l’episodio uno e ce n’è un bel po ‘… Abbiamo visto la proiezione a Birmingham, per i fan che sono riusciti a ottenere i biglietti della lotteria”
“Distolgo lo sguardo dallo schermo. Io, come Helen, non riesco a guardarlo. Penso che sia una violenza disgustosa e gratuita. È… no, non gratuita – disgustosamente violenta.”
“E dovrebbe essere [disgustoso]”
Ha continuato.
“Penso che sia molto più inquietante di qualcuno che taglia il viso a qualcun’altro o qualcuno spara a qualcuno[…]”
Successivamente l’attrice di Peaky Blinders ha detto che questo genere di sviluppi non dovrebbero ispirare empatia nello spettatore:
“Non è uno stato di cose naturale”
“E chiunque guardi alla violenza di Peaky Blinders pensando: ‘Questo è esattamente quello che voglio fare’. Voglio dire, è malato.”
Anche Chillian Murphy, Tommy Shelby nella serie, ha recentemente affrontato questo tema nel corso di un’intervista con The Guardian, affermando che questo genere di scelte narrative servono più a creare ribrezzo nello spettatore che non ha generare ammirazione. Dal suo punto di vista Peaky Blinders ha da sempre premuto sulle “conseguenze” di scelte, portando alla riflessione e alla sofferenza dei suoi protagonisti.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.