Peter Dinklage, Tyrion Lannister in Game of Thrones, ha salutato la serie che lo ha reso celebre in tutto il mondo, dopo aver vinto il suo terzo la Emmy.
Peter Dinklage, in relazione al termine delle riprese di Game of Thrones, ha recentemente salutato quel ruolo che gli ha fatto raggiungere la fama internazionale. Tyrion Lannister e tutto il suo fascino hanno senz’altro giovato allo stile di Peter Dinklage, in una sorta di concatenazione quasi naturale agli occhi dello spettatore. Adesso Peter Dinklage ha dato il suo addio alla serie che ormai volge verso la sua conclusione, con questa ottava stagione che conterà sei episodi, in arrivo verso la metà del 2019.
Durante un’intervista a Indiewire Peter Dinklage ha confessato quello che per lui ha significato tutto questo:
“Per me non è stato solo essere parte di una grande serie tv. È stato come essere parte di una enorme famiglia. Io vivo a New York, ed ero lontano da casa, in Europa. Molte volte ho dovuto restare lì, senza poter tornare a casa neanche nei weekend. Così ho sviluppato un grande attaccamento per la comunità irlandese, e per alcuni degli altri paesi in cui abbiamo girato. Non è stato solo un addio alla serie, ma un addio a tutta una parte della mia vita laggiù.”
La profondità attraverso cui Peter Dinklage parla di questa esperienza, è la perfetta rappresentazione del viaggio che ha intrapreso e del rapporto che vi era con il ruolo e i colleghi.
La grande storia di Game of Thrones sta giungendo al termine con questa ottava stagione totalmente distaccata dal lavoro di GeorgeR.R. Martin e, con tre Emmy alle spalle e un’esperienza di sette anni alle spalle, Peter Dinklage è pronto ad andare avanti, pur conservando il tutto dentro di sé.
La domanda fondamentale è: Noi saremo pronti?
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.