In questi mesi si è parlato moltissimo di The Walking Dead e di quello che avverrà nel suo futuro, fra dichiarazioni,trailer, video e speculazioni i fan di tutto il mondo hanno speso la loro attesa, adesso finalmente giunta a un termine.
The Walking Dead 10 è ripartita la scorsa settimana con il suo primo episodio, episodio che come al solito ha diviso i fan in due, mostrando una narrazione prevalentemente introduttiva mirata a mettere in chiaro l’odierna situazione dei vari personaggi e raccontando le evoluzioni avvenute “lontano dalle telecamere”.
Uno degli elementi senza dubbio più affascinanti e inquietanti della precedente stagione sono stati i Sussurratori, nuovo gruppo ora maggior pericolo lungo la strada delle varie comunità che tutti conosciamo. Caratteristica maestra di questo gruppo è che indossano le pelli dei Walkers e tramite di esse riescono a camminare fra loro. Sussurratori proprio perchè sono i sussurri misti alle lamentele dei non morti a rilevare la loro presenza e ad inquietare ancor prima del loro arrivo.
Nella nona stagione abbiamo dunque assistito al loro esordio, al loro “primo mostrarsi” in The Walking Dead attraverso la scena del cimitero con la morte di Jesus. Nel corso degli episodi la risolutezza della loro Leader, Alpha, e diventata sempre più chiara, soprattutto se incastonata nel suo modo di porsi e nella sua “visione” dell’odierna umanità (insieme a tutto questo abbiamo avuto anche una sorta di fugace sguardo al suo passato e a quello di sua figlia). I Sussurratori non sono soltanto pericolosi ma anche totalmente distaccati, quasi apatici in certi momenti, momenti di estrema sofferenza per i nostri protagonisti.
Il loro passato è rimasto però all’ombra per un po’, soprattutto per quanto concerne le origini del gruppo e il motivo che li spinge a “muoversi” in questo modo. Il secondo episodio di The Walking Dead 10, dal titolo “We are the End of the World”, finalmente approfondisce tutto questo.
Questo episodio è infatti scandito su due linee temporali diverse, una è rappresentata dal presente dei Sussurratori, e l’altra è ambientata sette anni prima. L’andatura narrativa gioca molto su alcuni parallelismi e simbolismi che vanno a legarsi fra le linee temporali, come per esempio la maternità/paternità. (Anzi, potremmo quasi dire che questo è il tema principale dell’episodio stesso)
Nel presente ritroviamo il gruppo alle prese con i loro obiettivi, una ragazza però, quella che abbiamo visto perdere il bambino nella nona stagione di The Walking Dead, continua ad esserne tormentata, ad essere tormentata dalle visioni di quel momento, da quel bambino e questo la porta in più occasioni a mettere in pericolo il gruppo. Ecco che l’umanità di queste persone all’apparenza distaccate e disumane affiora da questa donna che inizialmente viene graziata, in una scena molto forte valorizzata ancor di più dall’attrice che interpreta Alpha e dalla sua espressività (Samantha Morton), per poi mettere in pericolo la leader stessa in un sussulto di follia.
In parallelo a tutto questo abbiamo invece la storia, nel passato, di Alpha che, inizialmente sola con la figlia Lydia, trova rifugio in quello che sembrerebbe essere un istituto, anche se per poco, dato che è occupato da un uomo sconosciuto. Questo lontano flashback ci aiuta molto a comprendere quello che è stato il suo viaggio, quello che ha subito e da cosa è nata la visione che ha maturato nel tempo, poi germogliata nei Sussurratori. Il mondo è in rovina e tutti quanti, vivi compresi, “Sono mostri”, dal suo punto di vista, sono perduti, non c’è speranza nel futuro se non nella sofferenza e nell’oscurità, ed è proprio attraverso di essa che lei vuole muoversi.
L’uomo con lei scopriamo in seguito trattarsi di Beta, e finalmente abbiamo un assaggio anche del suo passato, del suo precedente cammino, comprendendo quanto un legame personale lo avesse distrutto, addirittura portandolo ad insossare continuamente, a portare sulla sua pelle, quel ricordo, quel dolore che lo ha forgiato come ora lo conosciamo.
Ed è così che tutto è cominciato, la nascita dei Sussurratori e il loro modo di concepire il mondo come “finito”.
Questo secondo episodio di The Walking Dead 10 riesce a sorprendere per la sua forza emotiva, incentivata ancor di più dall’intepretazione dei suoi attori in determinate scene. Una scrittura che si prende i suoi tempi snodandosi lungo una storia che finalmente fa capolino dall’ombra.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.